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Pubblicato il: 20-06-2025

Tecnologia RFID: come funziona e come si applica ai sensori transponder

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Tutto sulla tecnologia rfid: come funziona con i sistemi di chiusura automatizzati?

Nel campo delle nuove tecnologie ci sono alcuni prodotti che si fanno notare per la loro invenzione e per la loro capacità di modificare in profondità il nostro rapporto con il mondo reale.

Tra queste, la Radio-Frequency Identification (RFID) si è affermata con forza grazie alla notevole gamma di soluzioni che offre nel campo dell'identificazione e del tracciamento di oggetti e persone.

Questa tecnologia, basata sull'utilizzo di onde radio, ha trovato applicazione in molti settori, come la logistica, la sanità, la sicurezza, l'automazione industriale.

Ma esattamente, la tecnologia RFID come funziona? In questo articolo spieghiamo nel dettaglio i principi operativi di questo innovativo strumento, illustrando come esso viene applicato ai sistemi di chiusura automatizzati.

Tecnologia RFID: un ponte tra spazio fisico e digitale

L'identificazione a radiofrequenza, meglio conosciuta come RFID, è una tecnologia innovativa che permette l'identificazione e il tracciamento automatico di oggetti o persone tramite l'uso di onde radio. A differenza dei codici a barre, che richiedono un contatto e sono suscettibili a danni fisici, l'RFID opera senza contatto diretto e può funzionare anche attraverso materiali non metallici.

Per capire bene la tecnologia RFID come funziona, ecco i 3 bisogna tre elementi principal che la compongono:

  • un tag RFID (o transponder);

  • un lettore RFID (o interrogatore);

  • un sistema di elaborazione dati.

Il funzionamento è semplice: quando un tag entra nel campo del lettore, quest'ultimo emette un segnale radio che “energizza” il tag (se passivo, senza batteria) o attiva il tag (se attivo, con batteria), spingendolo a trasmettere i suoi dati. Questi dati vengono poi ricevuti dal lettore e inviati a un sistema centrale per l'analisi. Questa interazione rapida e senza contatto è il cuore della tecnologia RFID, che la rende così potente per l'automazione e l'integrazione nell'Internet delle Cose (IoT).

Un tag RFID è costituito da un microchip e un'antenna. Come abbiamo visto, nei tag passivi, l'energia del lettore alimenta il chip per la trasmissione dei dati; nei tag attivi, una batteria interna fornisce l'energia per un segnale più potente. Il lettore RFID emette e riceve le onde radio, convertendo i segnali in dati digitali. Come per i telecomandi, questo sistema lavora su differenti frequenze:

  • Bassa

  • Alta

  • Ultra Alta

La scelta della frequenza è fondamentale, dipende dal tipo di applicazione per cui si sceglie di adoperare l’RFID e incide sulla distanza di lettura e sulla resistenza alle interferenze. Ad esempio, la Bassa Frequenza è ideale per il controllo degli accessi a corto raggio, l'Alta Frequenza per pagamenti contactless e l'Ultra Alta Frequenza per la gestione della catena di approvvigionamento su lunghe distanze.

Sicurezza e tecnologia RFID: come funziona su porte e cancelli?

Vediamo ora la tecnologia RFID come funziona se applicata ai sistemi di chiusura, come cancelli e portoni, e come rappresenta un esempio lampante di come possa migliorare la sicurezza e l'efficienza di apparecchi di uso comune.

In questi contesti, i tag RFID fungono da "chiavi" intelligenti, mentre i lettori sono integrati nei sistemi di apertura e chiusura. Per aprire un cancello automatico quindi, non c’è bisogno di scendere dall'auto per inserire un codice o utilizzare un telecomando, il sistema RFID riconosce automaticamente il tag presente sul veicolo o sulla persona, sbloccando il cancello solo se il tag è autorizzato. Questo non solo aumenta la comodità, ma anche la sicurezza, riducendo il rischio di accessi non autorizzati.

I vantaggi sono molteplici, ecco i principali:

  • Comodità: apertura automatica senza intervento manuale.

  • Sicurezza: solo i tag autorizzati possono attivare il sistema. I tag possono essere crittografati per prevenire clonazioni.

  • Tracciabilità: possibilità di registrare gli accessi, con data e ora, per scopi di monitoraggio e audit.

  • Personalizzazione: assegnazione di permessi specifici a diversi tag, permettendo, ad esempio, l'accesso solo in determinate fasce orarie.

  • Resistenza alle intemperie: i tag RFID sono spesso robusti e resistenti a polvere, acqua e temperature estreme, rendendoli ideali per installazioni esterne.

Questa integrazione tra RFID e sistemi di chiusura è particolarmente diffusa in:

  • contesti industriali

  • parcheggi

  • condomini

  • abitazioni private

  • in generale, in qualsiasi luogo vi sia la necessità di un controllo accessi efficiente e sicuro

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Abbiamo parlato fin qui di RFID, descrivendo la tecnologia e le sue applicazioni e ora avrai un’idea più chiara di come funziona e quali miglioramenti può apportare ad alcune delle tue operazioni quotidiane.

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